Due colori e un numero riassumono la storia di Giacinto Facchetti. Da una parte, il nero e l’azzurro, certificati di fedeltà alla causa e agli ideali non solo interisti, ma anche della nazionale; dall’altra il 3. Sebbene abbia giocato nella seconda parte di carriera con il 6 o con il 5 (e una volta, ai tempi di Herrera con l’11), il numero 3, stampato sulle belle maglie di una volta, è stato negli anni più splendenti il segno inconfondibile di un campione pronto a sovvertire i canoni tattici del gioco del calcio: mai prima di lui si era visto un terzino che sapesse difendere e al tempo stesso segnare con la puntualità di un attaccante vero. D’altronde il 3 è considerato il numero della perfezione e dell’equilibrio. Il triangolo è il simbolo geometrico del numero; Dante sul numero 3 e sui suoi multipli ha costruito la Divina Commedia (tre cantiche di 33 canti, in tutto 99 più uno di introduzione; i versi raggruppati in terzine; nove i cerchi dell’inferno, nove i cieli, nove i cori angelici); il 3 è presente nel Vecchio e Nuovo Testamento; 3 i magi giunti alla grotta e nel cristianesimo il numero 3 assume un duplice significato sia di famiglia divina (Maria, Giuseppe e Gesù) sia di Trinità; 3 le virtù cardinali (fede, speranza e carità), mentre il bramanesimo venera la trimurti indiana (Brama, Visnù e Shiva). E ancora: tre le fasi lunari (piena, assente, parziale); tres faciunt collegium, come prescrive il Digesto, tre persone per formare una società giuridicamente costituita; 3 erano le Parche, le Furie, le Grazie; 3 i moschettieri di Dumas; 3 le caravelle di Colombo; 3 le fasi della vita (nascita, zenit, tramonto); tre i reparti in una squadra di calcio; tre le medaglie che si assegnano nelle grandi competizioni sportive. Così partendo dal numero 3, si è cercato di raccontare la storia sportiva di Giacinto Facchetti in 333 date, mettendoci tutto (o quasi): i momenti belli e quelli bui; i giorni delle vittorie e quelli delle sconfitte; quelli delle imprese sportive e quelli legati al peggio offerto dal nostro calcio. Giusto per scrivere di un personaggio che continua a essere presente, nonostante un’assenza che dura dal 4 settembre 2006.
Fabio Monti
- 18 luglio 1942
Nasce a Treviglio (Bg); il padre, Felice, è ferroviere, la madre, Elvira, casalinga. Un fratello, Luigi e tre sorelle, Franca, Gianna e Giuseppina. - 25 dicembre 1952
Prima palla di gomma. Durerà mezz’ora, perché durante la partitella con gli amici, il pallone si bucherà contro il filo spinato del muro che circonda le case popolari di Treviglio: “Il mio Natale era finito in quel momento”. - 1956. La prima squadra è il Gruppo sportivo Zanconti, che gravita nell’orbita dell’oratorio di Treviglio.
- 1957. Viene tesserato dalla Trevigliese. All’inizio gioca da attaccante.
- Febbraio 1958. Provino con il Milan, alla presenza di Ferenc Puskas, scappato dall’Ungheria dopo l’invasione del 1956 e in Italia prima di andare in Spagna al Real. Buon test, ma i dirigenti del Milan non sembrano convinti e prendono tempo.
- Marzo 1958. Corre gli 80 in 9” ai campionati provinciali studenteschi, battendo Ajmone Testa. Un dirigente della Federatletica cerca di convincerlo a lasciare il calcio, ma è troppo tardi.
- 4-8 aprile 1958. Gioca con l’Inter il torneo giovanile di Ginevra. Lo ha voluto Meazza e gli spedisce una lettera di convocazione, dopo averlo visto più volte giocare ed è lui a spedirgli la lettera di convocazione. Provino superato.
- Maggio 1958. Si inserisce l’Atalanta, che lo prende insieme con Setti, sostenendo che l’Inter ha cambiato idea. Quando i dirigenti interisti vanno a casa sua, Facchetti, sostenuto dal padre, non ha più dubbi: “O gioco per l’Inter o smetto”.
- Aprile 1959. Finalmente l’Inter. Firma il cartellino in via Larga e comincia ad allenarsi con Meazza al campo di via Freikofel, zona Corvetto, periferia sud di Milano.
- 1° luglio 1960. Dal Barcellona arriva all’Inter, Helenio Herrera; rivoluziona i metodi di allenamento e comincia a osservare con grande attenzione anche i giovani.
- 25 settembre 1960. La prima volta di Herrera nel campionato italiano: Atalanta-Inter 1-5. Spettacolo magnifico.
- Marzo 1961. Provino ufficiale per osservare chi può giocare in prima squadra. Herrera a Facchetti: “Come ti chiami? Da domani vieni all’Arena, ti alleni con noi”.
- 3 maggio 1961. Esordio assoluto con la maglia dell’Inter, nella semifinale di Coppa delle Fiere: 2-1 per il Birmingham City.
- 21 maggio 1961. Esordio in campionato: Roma-Inter 0-2. Herrera lo chiama Cipelletti (da allora per tutti sarà Cipe) e profetizza: “In due anni sarà in nazionale e diventerà il più forte terzino del mondo. Segnerà 60 goles”. Il mago gli annuncia l’esordio in A sul treno il giorno prima: “Tieniti pronto, domani ti faccio giocare”. Deve marcare Ghiggia, che nel 1950 aveva segnato al Maracana il gol della vittoria mondiale dell’Uruguay sul Brasile.
- 30 maggio 1961. Primo gol in campionato, su assist di Picchi: Inter-Napoli 3-0 (Facchetti, Corso, Bolchi).
- 4 giugno 1961. Terza presenza nell’Inter, nella partita persa a Catania 2-0. Così si chiude la prima stagione nerazzurra.
- 25 febbraio 1962. Esordio di Facchetti nel derby d’Italia: Inter-Juve 2-2, decima giornata di ritorno.
- 15 aprile 1962. Inter-Lecco 3-0. Si chiude la seconda stagione interista con 15 presenze in campionato e 6 in Coppa delle Fiere. “Una stagione per me durissima”, schiacciato dalla pressione di San Siro.
- 1° novembre 1962. Gol in Genoa-Inter 1-3, è la partita in cui Herrera vara l’Inter che vincerà tutto.
- 20 gennaio 1963. Gol decisivo in Inter-Mantova 1-0.
- 17 marzo 1963. Gol in Venezia-Inter 0-2.
- 24 marzo 1963. Primo derby di campionato d Facchetti: Inter-Milan 1-1. Gol di Mazzola dopo 13”, pareggio di Sani.
- 27 marzo 1963. Esordio in nazionale. A Istanbul: Turchia-Italia 0-1, per le qualificazioni europee.
- 7 aprile 1963. Gol in Inter-Fiorentina 1-0, scudetto più vicino.
- 28 aprile 1963. L’Inter vince 1-0 a Torino, anche se chiude in nove (Zaglio e Picchi infortunati). Scudetto vicinissimo.
- 5 maggio 1963. Prima titolo della carriera. Roma-Inter 3-0, ma nonostante la sconfitta arriva il titolo. Alla fine chiude con quattro punti di vantaggio sulla Juve. Per i nerazzurri è l’ottavo titolo, il primo dell’era Moratti.
- 12 maggio 1963. Seconda partita con la nazionale: a Milano, Italia-Brasile 3-0 (amichevole).
- 26 maggio 1963. In Inter-Torino 1-1 si chiude la terza stagione con l’Inter: 31 presenze e 4 gol in campionato, 2 in Coppa Italia.
- 9 giugno 1963. Terza presenza in nazionale: a Vienna, Austria-Italia 0-1 (amichevole). Gioca nonostante tre costole incrinate per un incidente d’auto.
- 18 settembre 1963. Esordio in Coppa dei campioni, a Goddison Park di Liverpool: Everton-Inter 0-0.
- 13 ottobre 1963. Quarta presenza in nazionale: a Mosca, Urss-Italia 2-0, andata degli ottavi dell’Europeo.
- 10 novembre 1963. Quinta presenza in nazionale: a Roma, Italia-Urss 1-1, ritorno degli ottavi dell’Europeo.
- 24 novembre 1963. Gol in Messina-Inter 0-1.
- 1 dicembre 1963. Altro gol decisivo in Catania-Inter 1-2.
- 12 febbraio 1964. Gol in Modena-Inter 0-1.
- 1 marzo 1964. Un gol in Sampdoria-Inter 1-5.
- 11 aprile 1964. Sesta presenza in nazionale: a Firenze, Italia-Cecoslovacchia 0-0 (amichevole).
- 10 maggio 1964. Settima presenza in nazionale: a Losanna, Svizzera-Italia 1-3 (amichevole).
- 27 maggio 1964. Prima Coppa dei campioni. Finale: Inter-Real Madrid 3-1 a Vienna.
- 7 giugno 1964. Inter sconfitta nell’unico spareggio per lo scudetto della storia del campionato italiano a girone unico: 2-0 per il Bologna all’Olimpico di Roma. Qui si chiude la quarta stagione di Giacinto Facchetti con l’Inter: 33 presenze e 4 gol in campionato, 9 in Coppa dei campioni.
- 9 settembre 1964. Andata della Coppa Intercontinentale: Independiente-Inter 1-0 ad Avellaneda, Argentina.
- 23 settembre 1964. Ritorno della Coppa Intercontinentale: Inter-Independiente 2-0 a Milano.
- 26 settembre 1964. Inter campione del mondo. Spareggio della Coppa Intercontinentale: Inter-Independiente 1-0 a Madrid. Gol di Corso.
- 4 novembre 1964. Ottava presenza e prima gol in nazionale. A Genova, Italia-Finlandia 6-1, prima gara delle qualificazioni mondiali.
- 5 dicembre 1964. Nona presenza in nazionale: a Bologna, amichevole Italia-Danimarca 3-1.
- 10 gennaio 1965. Gol in Catania-Inter 2-3.
- 18 aprile 1965. Decima presenza in nazionale: a Varsavia, Polonia-Italia 0-0, seconda gara delle qualificazioni mondiali.
- 12 maggio 1965. Il primo gol in Coppa dei campioni è anche il più famoso: è quello del 3-0 al Liverpool a San Siro nella semifinale di ritorno (di destro).
- 23 maggio 1965. Gol in Atalanta-Inter 1-3.
- 27 maggio 1965 Seconda Coppa dei campioni. Finale: Inter-Benfica 1-0 a Milano.
- 6 giugno 1965. Secondo scudetto. Nell’ultima giornata: Inter-Torino 2-2. Completata la rimonta sul Milan, che il 31 gennaio era avanti di sette punti. Tre punti di vantaggio sul Milan.
- 16 giugno 1965. Undicesima presenza in nazionale. A Malmoe, amichevole Svezia-Italia 2-2.
- 23 giugno 1965. Dodicesima presenza in nazionale. A Helsinki, Finlandia-Italia 0-2, terza gara delle qualificazioni mondiali.
- 27 giugno 1965. Tredicesima presenza in nazionale. A Budapest, Ungheria-Italia 2-1 (amichevole).
- 29 agosto 1965. L’Inter perde con la Juve la finale di Coppa Italia (1-0). La quinta stagione si chiude con 32 presenze e 2 gol in campionato, 6 e 1 gol in Coppa dei campioni, 3 in Coppa Italia, più le 3 partite dell’Intercontinentale del settembre 1964.
- 4 settembre 1965. Doppietta in Inter-Varese 5-2, è la prima di quattro.
- 8 settembre 1965. Andata della Coppa Intercontinentale: Inter-Independiente 3-0 a Milano.
- 15 settembre 1965. Ritorno della Coppa Intercontinentale: Independiente-Inter 0-0. Inter campione del mondo per la seconda volta.
- 3 ottobre 1965.Gol in Inter-Catania 3-1.
- Ottobre 1965. Secondo posto alle spalle di Eusebio nella classifica del Pallone d’oro di France Football, con 59 punti, Terzo Suarez.
- 1° novembre 1965. Quattordicesima presenza in nazionale. A Roma, Italia-Polonia 6-1, quarta gara delle qualificazioni mondiali.
- 9 novembre 1965. Quindicesima gara in nazionale: a Glasgow, Scozia-Italia 1-0, quinta gara delle qualificazioni mondiali.
- 14 novembre 1965. Gol decisivo in Cagliari-Inter 0-1.
- 7 dicembre 1965. Sedicesima gara e secondo gol in nazionale. A Napoli, Italia-Scozia 3-0, sesta gara delle qualificazioni mondiali.
- 16 dicembre 1965. Gol in Inter-Dinamo Bucarest 2-0, ottavi di Coppa dei campioni.
- 19 dicembre 1965. Gol in Sampdoria-Inter 0-5.
- 13 marzo 1966. Gol in Inter-Brescia 7-0.
- 19 marzo 1966. Diciassettesima partita in nazionale: a Parigi, amichevole Francia-Italia 0-0.
- 27 marzo 1966. Gol in Inter-Cagliari 2-0.
- 20 aprile 1966. Facchetti segna al Real a San Siro, nel ritorno della semifinale di Coppa dei campioni, ma l’1-1 (Arancio) vale l’eliminazione, dopo la sconfitta di Madrid (0-1).
- 24 aprile 1966. Gol in Inter-Sampdoria 1-1, in rimonta dopo il vantaggio di Frustalupi.
- 1 maggio 1966. A Bologna, Herrera lo fa giocare ala sinistra. Non è il suo ruolo e il Bologna vince 2-1. Il mago: “Domenica Cipelletti giocare terzino”.
- 8 maggio 1966. Doppietta in Inter-Juve 3-1 in sei minuti; il totale del campionato sale a 10 gol, record assoluto per un difensore. Così Brera: “Facchetti è un grande grandissimo centravanti in potenza. Lo vedo corricchiare con ineffabile eleganza e penso a Ribot attaccato alle stanghe di un menalatte. Perché deve essere terzino d’ala? Moratti mi diceva: se non l’avesse scritto lei, Herrera ne farebbe un grandissimo centravanti. Non può ricevere idee da un giornalista”.
- 15 maggio 1966. Terzo scudetto, il decimo per l’Inter (con una giornata di anticipo), che batte la Lazio 4-1 a San Siro. Chiude con quattro punti di vantaggio sul Bologna e conquista la stella.
- 22 maggio 1966. L’Inter già campione perde 3-1 a Napoli. Facchetti chiude la sesta stagione in nerazzurro con 40 presenze e 12 gol: 32 (10 reti) in campionato, 5 (2) in Coppa dei campioni, 1 in Coppa Italia, 2 nell’Intercontinentale del settembre 1965.
- 14 giugno 1966. Diciottesima partita in nazionale: a Bologna, Italia-Bulgaria 6-1 (amichevole).
- 18 giugno 1966. Diciannovesima partita in nazionale: a Milano, Italia-Austria 1-0 (amichevole).
- 22 giugno 1966. Ventesima partita in nazionale: a Torino, Italia-Argentina 3-0 (amichevole).
- 29 giugno 1966. Ventunesima partita in nazionale: a Firenze, Italia-Messico 5-0 (amichevole).
- 13 luglio 1966. Ventiduesima partita in nazionale: a Sunderland, Italia-Cile 2-0. Prima gara della prima fase del Mondiale.
- 16 luglio 1966. Ventitreesima partita in nazionale: a Sunderland, Urss-Italia 1-0. Seconda gara della prima fase del Mondiale.
- 19 luglio 1966. Ventiquattresima partita in nazionale: a Middlesbrough, Corea del Nord-Italia 1-0. Terza gara della prima fase del Mondiale. Esonerato il commissario tecnico Edmondo Fabbri.
- 25 settembre 1966. Gol in Inter-Vicenza 2-0.
- 1 novembre 1966. Venticinquesima partita in nazionale, la prima da capitano. A Milano, Italia-Urss 1-0, con Herrera e Valcareggi commissario tecnico.
- 6 novembre 1966. Gol in Torino-Inter 0-2.
- 26 novembre 1966. Ventiseiesima partita in nazionale. A Napoli, Italia-Romania 3-1, prima gara delle qualificazioni europee.
- 19 febbraio 1967.Gol in Spal-Inter 1-3.
- 22 marzo 1967. Ventisettesima partita in nazionale e terzo gol in azzurro. A Nicosia, Cipro-Italia 0-2, seconda gara delle qualificazioni europee.
- 27 marzo 1967. Ventottesima partita in nazionale. A Roma, Italia-Portogallo 1-1 (amichevole).
- 2 aprile 1967. Gol in Inter-Milan 4-0.
- 19 aprile 1967. Gol in Inter-Cska Sofia 1-1, semifinale di andata di Coppa dei Campioni.
- 26 aprile 1967. Ancora gol in Cska Sofia-Inter 1-1, semifinale di ritorno di Coppa dei Campioni.
- 3 maggio 1967. A Bologna, l’Inter batte 1-0 il Cska Sofia con gol di Cappellini e raggiunge la finale di Coppa dei Campioni, terza volta in quattro anni.
- 25 maggio 1967. Finale di Coppa dei Campioni a Lisbona: Celtic Glasgow-Inter 2-1 (Mazzola rigore, Gemmell, Chalmers). Scozzesi campioni d’Europa.
- 1 giugno 1967. Ultima giornata del campionato: Mantova-Inter 1-0 (Di Giacomo) e Juve-Lazio 2-1. Juve campione d’Italia. Finisce l’era della Grande Inter.
- 7 giugno 1967. Inter sconfitta nella semifinale di Coppa Italia con il Padova (3-2). Facchetti chiude la settima stagione in nerazzurro con 46 presenze e 6 gol: 34 (4 reti) in campionato; 10 (2) in Coppa dei campioni; 2 in Coppa Italia.
- 25 giugno 1967. Ventinovesima partita in nazionale A Bucarest, Romania-Italia 0-1, terza gara delle qualificazioni europee. Valcareggi commissario tecnico unico.
- 15 luglio 1967. Matrimonio con la signora Giovanna. Nasceranno quattro figli: Barbara, Vera, Gianfelice e Luca.
- 24 settembre 1967. Gol in Inter-Roma 1-1.
- 1 novembre 1967. Trentesima partita in nazionale. A Cosenza, Italia-Cipro 5-0, quarta gara delle qualificazioni europee.
- 18 novembre 1967. Trentunesima partita in nazionale A Berna, Svizzera-Italia 2-2, quinta gara delle qualificazioni europee.
- 13 dicembre 1967. Gol in Pisa-Inter 1-1 (Coppa Italia).
- 23 dicembre 1967. Trentaduesima partita in nazionale. A Cagliari, Italia-Svizzera 4-0, sesta gara delle qualificazioni europee.
- 4 febbraio 1968. Gol in Vicenza-Inter 2-1.
- 11 febbraio 1968. Gol in Inter-Atalanta 3-0.
- 17 marzo 1968. Gol in Spal-Inter 1-2.
- 31 marzo 1968. Terza doppietta della carriera in Torino-Inter 2-3.
- 6 aprile 1968. Trentatreesima partita in nazionale. A Sofia, Bulgaria-Italia 3-2, settima gara delle qualificazioni europee.
- 14 aprile 1968. Gol in Sampdoria-Inter 2-2.
- 20 aprile 1968. Trentaquattresima partita in nazionale. A Napoli, Italia-Bulgaria 2-0, ottava gara delle qualificazioni europee.
- 14 maggio 1968. Inter sotto choc: Angelo Moratti annuncia l’addio all’Inter dopo 13 anni. Lascia a Ivanoe Fraizzoli.
- 18 maggio 1968. Tempesta continua: si dimette Helenio Herrera, dopo otto stagioni, nel giorno del passaggio di consegne ufficiale fra Moratti e Fraizzoli.
- 5 giugno 1968. Trentacinquesima partita in nazionale. A Napoli, Italia-Russia 0-0, semifinale del Campionato europeo. Vince l’Italia per sorteggio effettuato con una moneta francese emessa nel 1906 e fuori corso. Da una parte c’è la Vittoria alata, dall’altra la croce di Lorena. Facchetti da capitano sceglie la prima. Italia in finale, festa al San Paolo
- 8 giugno 1968 Trentaseiesima partita in nazionale. A Roma, Italia-Jugoslavia 1-1 dopo i supplementari, finale del Campionato europeo.
- 10 giugno 1968 Trentasettesima partita in nazionale. A Roma, Italia-Jugoslavia 2-0, finale-bis del Campionato europeo. Italia campione d’Europa. Tocca a Facchetti, capitano, ricevere la coppa.
- 23 giugno 1968. Gol in Bologna-Inter 0-2 (Coppa Italia)
- 30 giugno 1968. Inter-Torino 0-2, ultima partita del girone di Coppa Italia. Facchetti chiude l’ottava stagione all’Inter con 28 presenze e 7 gol in campionato, 9 presenze e 2 gol in Coppa Italia.
- 15 settembre 1968. Gol in Como-Inter 1-1 (Coppa Italia).
- 23 ottobre 1968. Trentottesima partita in nazionale. A Cardiff, Galles-Italia 0-1, prima gara delle qualificazioni mondiali.
- 27 ottobre 1968. Gol in Inter-Cagliari 4-0.
- 10 novembre 1968. Gol in Inter-Roma 3-1. Herrera passato ad allenare la Roma gli fa i complimenti: “Bravo, figlio mio”.
- 8 dicembre 1968. Gol in Inter-Varese 6-0.
- 22 dicembre 1968. Gol in Sampdoria-Inter 0-3.
- 1 gennaio 1969. Trentanovesima partita in nazionale. A Città del Messico, Messico-Italia 2-3 (amichevole).
- 5 gennaio 1969. Quarantesima partita in nazionale. A Città del Messico, Messico-Italia 1-1 (amichevole).
- 9 marzo 1969. Gol in Roma-Inter 0-3.
- 29 marzo 1969. Quarantunesima partita in nazionale. A Berlino Est, Germania Est-Italia 2-2, seconda gara delle qualificazioni mondiali.
- 6 aprile 1969. Gol in Inter-Torino 2-2.
- 18 maggio 1969. Con Inter-Bologna 4-0 si chiude la nona stagione nell’Inter: 3 presenze e 6 gol in campionato; 3 presenze e 1 gol in Coppa Italia.
- 24 maggio 1969. Quarantaduesima partita in nazionale. A Torino, Italia-Bulgaria 0-0 (amichevole).
- 31 agosto 1969. Gol in Pisa-Inter 0-1 (Coppa Italia).
- 21 settembre 1969. Gol in Palermo-Inter 1-2.
- 4 novembre 1969. Quarantatreesima partita in nazionale. A Roma, Italia-Galles 4-1, terza gara delle qualificazioni mondiali.
- 22 novembre 1969. Quarantaquattresima partita in nazionale. A Napoli, Italia-Germania Est 3-0, quarta gara delle qualificazioni mondiali.
- 4 gennaio 1970. Quarta doppietta in campionato in Inter-Sampdoria 3-2.
- 21 febbraio 1970. Quarantacinquesima partita in nazionale. A Madrid, Spagna-Italia 2-2 (amichevole).
- 29 marzo 1970. Gol in Inter-Fiorentina 3-0.
- 5 aprile 1970. Gol in Bari-Inter 0-1.
- 26 aprile 1970. Con Sampdoria-Inter 0-5, si chiude la decima stagione con l’Inter: 42 presenze e 6 gol; 28 (5 gol) in campionato; 8 in Coppa delle Fiere; 6 (1) in Coppa Italia.
- 10 maggio 1970. Quarantaseiesima partita in nazionale. A Lisbona, Portogallo-Italia 1-2 (amichevole).
- 3 giugno 1970. Quarantasettesima partita in nazionale. A Toluca (Messico), Italia-Svezia 1-0, prima gara del girone mondiale.
- 6 giugno 1970. Quarantottesima partita in nazionale. A Puebla (Messico), Italia-Uruguay 0-0, seconda gara del girone mondiale.
- 11 giugno 1970. Quarantanovesima partita in nazionale. A Toluca (Messico), Italia-Israele 0-0, terza gara del girone mondiale.
- 14 giugno 1970. Cinquantesima partita in nazionale. A Toluca (Messico), Italia-Messico 4-1, quarti di finale del Mondiale.
- 17 giugno 1970. Cinquantunesima partita in nazionale. A Città del Messico, Italia-Germania Ovest 4-3 ai supplementari, semifinale del Mondiale.
- 21 giugno 1970. Cinquantaduesima partita in nazionale. A Città del Messico, Brasile-Italia 4-1, finale mondiale. Italia seconda.
- 11 ottobre 1970. Gol in Bologna-Inter 2-2.
- 17 ottobre 1970. Cinquantatreesima partita in nazionale. A Berna, Svizzera-Italia 1-1 (amichevole).
- 31 ottobre 1970. Cinquantaquattresima partita in nazionale. A Vienna, Austria-Italia 1-2, prima gara di qualificazione all’Europeo.
- 8 dicembre 1970.Cinquantacinquesima partita in nazionale. A Firenze, Italia-Irlanda 3-0, seconda gara di qualificazione all’Europeo.
- 21 dicembre 1970. Gol in Inter-Varese 3-2.
- 31 gennaio 1971. Gol in Inter-Verona 1-0.
- 20 febbraio 1971. Cinquantaseiesima partita in nazionale. A Cagliari, Spagna-Italia 2-1 (amichevole).
- 14 marzo 1971. Gol in Torino-Inter 0-2.
- 2 maggio 1971. Quarto scudetto, con due giornate di anticipo: Inter-Foggia 5-0. Assist per la rovesciata di Boninsegna e terzo gol. Alla fine, quattro punti di vantaggio sul Milan, che era avanti di sei punti e sette sul Napoli, che era avanti di sette.
- 10 maggio 1971. Cinquantasettesima partita in nazionale. A Dublino, Irlanda-Italia 1-2, terza gara di qualificazione all’Europeo.
- 23 maggio 1971. Inter-Lazio 1-1. Festa scudetto e chiusura dell’11° stagione in nerazzurro con 35 presenze (5 gol): 30 (5) in campionato; 2 nelle coppe europee; 3 in Coppa Italia.
- 27 maggio 1971. A Mosca, gioca in Selezione Mosca-Resto del Mondo (2-2), partita in onore del portiere Lev Jascin, unico italiano selezionato.
- 9 giugno 1971. Cinquantottesima partita in nazionale. A Stoccolma, Svezia-Italia 0-0, quarta gara di qualificazione all’Europeo.
- 15 settembre 1971. Gol in Inter-Aek Atene 4-1, andata dei sedicesimi di Coppa dei Campioni.
- 19 settembre 1971. Gol in Inter-Brescia 1-1 (Coppa Italia).
- 25 settembre 1971. Cinquantanovesima partita in nazionale, eguagliato il record di maglie azzurre di Caligaris. A Genova, Italia-Messico 2-0 (amichevole).
- 9 ottobre 1971. Sessantesima partita in nazionale, record di presenze. Milano, Italia-Svezia 3-0, quinta gara di qualificazione all’Europeo.
- 17 ottobre 1971. Gol in Catanzaro-Inter 0-2.
- 20 novembre 1971. Sessantunesima partita in nazionale. A Roma, Italia-Austria 2-2, sesta gara di qualificazione all’Europeo.
- 5 dicembre 1971. Gol in Bologna-Inter 0-3.
- 16 gennaio 1972. Gol in Mantova-Inter 1-6.
- 4 marzo 1972. Sessantaduesima partita in nazionale. Ad Atene, Grecia-Italia 2-1 (amichevole).
- 9 aprile 1972. Gol in Inter-Vicenza 2-1.
- 19 aprile 1972. Segna il secondo rigore in Celtic-Inter (0-0, poi 4-5), semifinale di ritorno di Coppa dei Campioni.
- 29 aprile 1972. Sessantatreesima partita in nazionale. A Milano, Italia-Belgio 0-0, andata dei quarti di finale dell’Europeo.
- 13 maggio 1972. Sessantaquattresima partita in nazionale. A Bruxelles, Belgio-Italia 2-1, ritorno dei quarti di finale dell’Europeo. Italia eliminata.
- 31 maggio 1972. A Rotterdam, Ajax-Inter 2-0, finale di Coppa dei Campioni.
- 17 giugno 1972. Prima partita in nazionale saltata dopo 54 presenze consecutive. Valcareggi punta sul rinnovamento e sceglie Marchetti, ma dovrà ricredersi.
- 25 giugno 1972. Con Juve-Inter 2-1 di Coppa Italia si chiude la dodicesima stagione in nerazzurro: 44 presenze (6 gol); 27 (4) in campionato; 9 (1) in Coppa dei campioni; 8 (1) in Coppa Italia.
- 1 settembre 1972. Gol in Lecco-Inter 1-5 (Coppa Italia).
- 6 settembre 1972. Gol in Inter-Genoa 3-1 (Coppa Italia).
- 12 novembre 1972. Gol in Inter-Napoli 2-0.
- 25 febbraio 1973. Ritorno in nazionale e sessantacinquesima partita. A Istanbul, Turchia-Italia 0-1, quarta gara di qualificazione al Mondiale. Stesso avversario e stesso risultato dell’esordio azzurro.
- 31 marzo 1973. Sessantaseiesima partita in nazionale. A Genova, Itala-Lussemburgo 5-0, quinta gara di qualificazione al Mondiale.
- 9 giugno 1973. Sessantasettesima partita in nazionale. A Roma, Italia-Brasile 2-0 (amichevole). Sostituito da Chinaglia al 1’ s.t..
- 14 giugno 1973. Sessantottesima partita in nazionale. A Torino, Italia-Inghilterra 2-0 (amichevole).
- 24 giugno 1973. Gol in Inter-Reggiana 1-0 (Coppa Italia).
- 27 giugno 1973. Con Juve-Inter 4-2 di Coppa Italia si chiude la tredicesima stagione in nerazzurro: 44 presenze e 4 gol; 29 (1) in campionato; 5 in Coppa Uefa; 10 (3) in Coppa Italia.
- 29 settembre 1973. Sessantanovesima partita in nazionale. A Milano, Italia-Svezia 2-0 (amichevole).
- 20 ottobre 1973. Settantesima partita in nazionale. A Roma, Italia-Svizzera 2-0, sesta gara di qualificazione al Mondale.
- 14 novembre 1973. Settantunesima partita in nazionale. A Londra, Inghilterra-Italia 0-1 (amichevole), prima vittoria italiana contro gli inglesi in Inghilterra.
- 2 dicembre 1973. Gol della vittoria in Inter-Milan 2-1 (dopo quelli di Boninsegna e Benetti): segna in campionato dopo 13 mesi. Così Herrera vince il derby del suo ritorno.
- 23 dicembre 1973. Gol in Inter-Vicenza 2-0.
- 26 febbraio 1974. Settantaduesima partita in nazionale. A Roma, Italia-Germania Ovest 0-0 (amichevole).
- 19 maggio 1974. Con Inter-Cesena 3-1 si chiude la quattordicesima stagione in nerazzurro: 37 presenze e due gol; 28 (1) in campionato, 2 in Coppa Uefa; 2 in Coppa Uefa; 7 in Coppa Italia.
- 8 giugno 1974. Settantatreesima partita in nazionale. A Vienna, Austria-Italia 0-0 (amichevole).
- 15 giugno 1974. Settantaquattresima partita in nazionale. A Monaco, Italia-Haiti 3-1, prima gara del girone eliminatorio del Mondiale.
- 19 giugno 1974. Settantacinquesima partita in nazionale. A Stoccarda, Italia-Argentina 1-1, seconda gara del girone eliminatorio del Mondiale.
- 23 giugno 1974. Settantaseiesima partita in nazionale. A Stoccarda, Polonia-Italia 2-1, terza gara del girone eliminatorio del Mondiale. Italia non qualificata, Valcareggi esonerato.
- 28 settembre 1974. Settantasettesima partita in nazionale, la prima da libero, con il nuovo c.t.: Fulvio Bernardini. A Zagabria, Jugoslavia-Italia 1-0 (amichevole).
- 6 ottobre 1974. In Varese-Inter 2-0, prima di campionato (Suarez allenatore), cambia ruolo: da terzino sinistro a libero.
- 13 aprile 1975. Inter-Fiorentina 1-0; unica espulsione della carriera, dopo aver applaudito l’arbitro Vannucchi che lo aveva ammonito. Standing ovation di San Siro all’uscita dal campo.
- 19 aprile 1975. Settantottesima partita in nazionale, sempre da libero (non giocherà più da terzino sinistro). A Roma, Italia-Polonia 0-0, seconda gara delle qualificazioni all’Europeo.
- 29 maggio 1975. Gol in Juve-Inter 1-2 (Coppa Italia).
- 5 giugno 1975. Settantanovesima partita in nazionale. A Helsinki, Finlandia-Italia 0-1, terza gara delle qualificazioni all’Europeo.
- 8 giugno 1975. Ottantesima partita in nazionale. A Mosca, Urss-Italia 1-0 (amichevole).
- 15 giugno 1975. Con Milan-Inter 0-0 (Coppa Italia) si chiude la quindicesima stagione in nerazzurro: 34 presenze (1 gol); 23 in campionato; 3 in Coppa Uefa; 8 (1) in Coppa Italia.
- 27 settembre 1975. Ottantunesima partita in nazionale. A Roma, Italia-Finlandia 0-0, quarta gara delle qualificazioni all’Europeo.
- 12 ottobre 1975. Gol in Lazio-Inter 1-1.
- 26 ottobre 1975. Ottantaduesima partita in nazionale. A Varsavia, Polonia-Italia 0-0, quinta gara delle qualificazioni all’Europeo.
- 22 novembre 1975. Ottantatreesima partita in nazionale. A Roma, Italia-Olanda 1-0, sesta gara di qualificazioni all’Europeo (Italia eliminata).
- 21 dicembre 1975. Gol in Inter-Napoli 2-1.
- 7 aprile 1976. Ottantaquattresima partita in nazionale. A Torino, Italia-Portogallo 3-1 (amichevole).
- 16 maggio 1976. Gol in Bologna-Inter 1-2.
- 23 maggio 1976. Ottantacinquesima partita in nazionale. A Washington, Italia-Stati Uniti 4-0 (torneo del Bicentenario).
- 28 maggio 1976. Ottantaseiesima partita in nazionale. A New York, Inghilterra-Italia 3-2 (torneo del Bicentenario).
- 31 maggio 1976. Ottantasettesima partita in nazionale. A New Haven, Brasile-Italia 4-1 (torneo del Bicentenario).
- 5 giugno 1976. Ottantottesima partita in nazionale. A Milano, Italia-Romania 4-2 (amichevole).
- 26 giugno 1976. Con Verona-Inter (2-0) di Coppa Italia si chiude la sedicesima stagione in nerazzurro; 38 presenze e 3 gol; 28 partite in campionato (3); 10 in Coppa Italia.
- 16 ottobre 1976. Ottantanovesima partita in nazionale. A Lussemburgo, Lussemburgo-Italia 1-4, prima gara delle qualificazioni mondiali.
- 17 novembre 1976. Novantesima partita in nazionale. A Roma, Italia-Inghilterra 2-0, seconda gara delle qualificazioni mondiali.
- 12 dicembre 1976. Gol in Sampdoria-Inter 0-1.
- 8 giugno 1977. Novantunesima partita in nazionale. A Helsinki, Finlandia-Italia 0-3, terza gara delle qualificazioni mondiali.
- 26 giugno 1977. Gol in Sampdoria-Inter 0-1.
- 3 luglio 1977. L’Inter perde la finale di Coppa Italia nel derby con il Milan. Così si chiude la diciassettesima stagione in nerazzurro: 37 presenze e 2 gol; 27 in campionato (1 gol), 1 in Coppa Uefa; 9 (1) in Coppa Italia.
- 15 luglio 1977. L’Inter cambia tutto: Mazzola diventa consigliere delegato, Beltrami d.s., Borsellini allenatore. Facchetti viene convinto a continuare almeno un altro anno e diventa capitano.
- 14 settembre 1977. L’Inter, già sconfitta all’esordio in campionato dal Bologna, viene battuta anche all’esordio in Coppa Uefa dalla Dinamo Tbilisi. Gol di Kipiani su errore di Facchetti: “Ho sbagliato, un errore che non si dovrebbe mai fare, chiedo scusa”. San Siro contesta. Prisco insorge: “I fischi a Facchetti sono inammissibili, dopo tutto quello che ci ha dato”. E’ il momento in cui decide che a fine stagione lascerà il calcio.
- 8 ottobre 1977. Novantaduesima partita in nazionale. A Berlino Ovest, Germania-Italia 2-1 (amichevole).
- 15 ottobre 1977. Novantatreesima partita in nazionale. A Torino, Italia-Finlandia 6-1, quarta gara di qualificazioni mondiale.
- 16 novembre 1977. Novantaquattresima e ultima partita in nazionale. A Wembley, Inghilterra-Italia 2-0. Esce al 38’ s.t. per uno stiramento al bicipite femorale. Italia qualificata al Mondiale.
- Dicembre 1977. Esce Azzurro Tenebra di Giovanni Arpino, romanzo sul disastro del Mondiale in Germania nel 1974. Facchetti (Giacinto Magno) è il protagonista in particolare nella parte finale extracalcistica.
- 8 aprile 1978. Juve-Inter 2-2, arbitro Serafino. Gomitata di Benetti e frattura della nona costola.
- 7 maggio 1978. Recupera a tempo di record dalla frattura alla costola e gioca l’ultima partita di campionato. E’ anche l’ultima gara con l’Inter (diciottesima presenza nella stagione) e in carriera. Inter-Foggia 2-1, l’Inter chiude al quinto posto con 13 vittorie, 10 pareggi e 7 sconfitte. Congedo con un autogol e l’applauso di San Siro. Un’uscita di scena sobria. Chiude dopo aver giocato 634 partite ufficiali con l’Inter, segnando 75 gol. “Finisco con la maglia con la quale avevo iniziato”.
- 8 maggio 1978. Telefona a Bearzot per spiegargli di voler rinunciare alla convocazione al Mondiale in Argentina, perché non si sente fisicamente pronto. Bearzot chiede di ripensarci. Un’ora dopo, Facchetti richiama il C.T. e conferma il forfait. Bearzot lo porta in Argentina, come capitano non giocatore.
- 8 giugno 1978. L’Inter vince la Coppa Italia, battendo in finale il Napoli (2-1). Facchetti è in Argentina, ma è l’ultimo trofeo della sua carriera di giocatore, avendo disputato le quattro partite della prima fase. Nella diciottesima e ultima stagione in nerazzurro gioca 23 partite: 18 in campionato, 1 in Coppa Uefa; 4 in Coppa Italia.
- 5 gennaio 1979. Il Losanna convince Facchetti a tornare in campo, ma l’operazione non va in porto per problemi burocratici.
- 3 settembre 1980. Facchetti viene nominato vicepresidente dell’Atalanta da Achille Bortolotti. Lascerà dopo cinque mesi.
- Marzo 1981. Helenio Herrera viene nominato D.T. del Barcellona: inizia il pressing su Facchetti per convincerlo a diventare allenatore del club, senza riuscirci.
- 4 gennaio 1985. Facchetti rientra nell’Inter, chiamato dal presidente Ernesto Pellegrini, come uomo di rappresentanza della società.
- 9 ottobre 1988. Inizia il campionato e Trapattoni lo vuole accanto a sé, come suo referente diretto nei rapporti con la prima squadra. Sarà così fino al 26 maggio 1991, quando Trapattoni lascerà l’Inter.
- 28 maggio 1989. Inter-Napoli 2-1; dopo nove anni Inter campione d’Italia (13° titolo). Il 25 giugno si chiude il campionato: 58 punti, record per i tornei a 18 squadre.
- 29 novembre 1989. Inter-Sampdoria 2-0. L’Inter vince la Supercoppa italiana.
- Dicembre 1989. Nel brano “Adolescenti a colloquio” Elio e le Storie Tese dedicano l’intro a Facchetti.
- 22 maggio 1991. Roma-Inter 1-0, finale di ritorno di Coppa Uefa. Dopo il 2-0 dell’andata, l’Inter vince la coppa, ventisei anni dopo l’ultimo trofeo internazionale.
- Giugno 1992. Facchetti lascia l’Inter.
- 16 gennaio 1995. Massimo Moratti incontra l’avvocato Prisco in via Verri a Milano e accetta l’idea di sondare con Pellegrini la possibilità di acquistarel’Inter.
- 27 gennaio 1995. Incontro Pellegrini-Moratti: trattativa conclusa.
- 18 febbraio 1995. Giacinto Facchetti torna nerazzurro.
- 19 febbraio 1995. L’era Moratti inizia con una vittoria a San Siro sul Brescia: 1-0, gol di Berti.
- 23 febbraio 1995. Facchetti è nominato dirigente accompagnatore della squadra.
- 26 febbraio 1995. Fiorentina-Inter 2-2. Facchetti esordisce in panchina accanto a Ottavio Bianchi.
- 12 aprile 1995. Massimo Moratti è ufficialmente il 18° presidente della storia dell’Inter.
- 15 aprile 1995. Primo derby del nuovo presidente: Inter-Milan 3-1.
- 29 maggio 1995. Facchetti entra a far parte del nuovo Consiglio di Amministrazione interista.
- 4 giugno 1995. Inter-Padova 2-1, nerazzurri qualificati per la Coppa Uefa.
- 5 giugno 1995. Alla Terrazza Martini, Facchetti presenta i due nuovi acquisti: Javier Zanetti e Avioncito Rambert.
- 27 agosto 1995. Inter-Vicenza 1-0, così inizia la seconda stagione dell’era Moratti.
- 25 settembre 1995. Dopo la sconfitta in casa del Napoli (1-2), Moratti decide di esonerare Ottavio Bianchi. In attesa di Hodgson, C.T della Svizzera, la squadra è affidata a Suarez.
- 22 ottobre 1995. Inter-Lazio 0-0. Hodgson esordisce sulla panchina interista. Facchetti gli sarà al fianco ogni giorno, anche durante gli allenamenti ad Appiano Gentile.
- 14 aprile 1996. Inter-Padova 8-2. E’ la vittoria più consistente dell’era Moratti.
- 12 maggio 1996. l’Inter chiude il campionato perdendo a Roma (0-1): settimo posto, ma va in Coppa Uefa.
- Luglio 1996. La Federcalcio sceglie Facchetti come dirigente accompagnatore della Nazionale Italiana di Calcio ai Giochi Olimpici di Atlanta. Il C.T. è Cesare Maldini.
- 12 novembre 1996. Coppa Italia, andata dei quarti di finale: Juve-Inter 0-3.
- 26 febbraio 1997. Coppa Italia, ritorno della semifinale: Napoli-Inter 1-1 (5-3 ai rigori). Nerazzurri eliminati.
- 9 marzo 1997. Inter-Juve 0-0. Annullato per fuorigioco un gol a Ganz, dopo che era stato convalidato dall’arbitro Collina. Facchetti espulso al 31’ s.t. per proteste. Commento di Hodgson: “Io mi sono arrabbiato, Giacinto è stato espulso. Accordo perfetto fra noi”.
- 21 maggio 1997. Finale di ritorno di Coppa Uefa. Inter-Schalke 04 1-0 (1-4 ai rigori). L’Inter perde la coppa.
- 22 maggio 1997. Hodgson si dimette. Al suo posto per le ultime giornate di campionato Luciano Castellini. Da luglio ci sarà Gigi Simoni.
- 1° giugno 1997. Si chiude la terza stagione di Moratti con il pareggio a Bologna (2-2) e il terzo posto in campionato.
- 1° luglio 1997. Nuovo incarico: ambasciatore dell’Inter nel mondo.
- 22 luglio 1997. Grazie anche al lavoro diplomatico di Moratti e Facchetti, a Zurigo, la Fifa dà ragione all’Inter nel contenzioso con il Barcellona per l’acquisto di Ronaldo. Moratti verserà 51 miliardi di lire in un’unica soluzione per l’attaccante brasiliano.
- 9 novembre 1997. Muore a Venezia Helenio Herrera. Il 18 novembre, alla cerimonia funebre, la moglie di Herrera, signora Fiora Gandolfi, consegna i diari del Mago a Facchetti.
- 14 aprile 1998. Spartak Mosca-Inter 1-2, ritorno della semifinale di Coppa Uefa. Inter in finale con due magie di Ronaldo nel fango.
- 26 aprile 1998. Juve-Inter 1-0. L’arbitro Ceccarini non concede un rigore sacrosanto all’Inter per intervento di Iuliano su Ronaldo.
- 6 maggio 1998. A Parigi, Inter-Lazio 3-0. L’Inter vince la Coppa Uefa primo trofeo dell’era Moratti.
- 16 maggio 1998. L’Inter chiude al secondo posto con 69 punti, cinque in meno della Juve, un campionato disputato tra i veleni.
- 23 febbraio 1999. Entra a far parte della commissione tecnica della Fifa, creata per studiare eventuali modifiche alle regole del calcio, unico italiano insieme con Casarin.
- 3 maggio 1999. Roma-Inter 4-5. Torna in panchina a fianco di Hodgson per sei partite, compreso il doppio spareggio Uefa con il Bologna.
- 6 maggio 1999. Moratti si dimette da presidente dell’Inter a un anno di distanza dalla vittoria della Coppa Uefa: “Lascio per amarezza, anche se il mio impegno per l’Inter sarà ancora più forte”.
- 15 luglio 1999. Moratti ritira le dimissioni: “Lavoriamo per essere i primi nel mondo. Prima o poi ce la faremo”. Facchetti torna in Consiglio. Si riparte con Lippi allenatore.
- 23 maggio 2000. La stagione si chiude con la sconfitta nella finale di Coppa Italia vinta dalla Lazio e il quarto posto in campionato, con la qualificazione ai preliminari di Champions League.
- 17 giugno 2001. L’Inter chiude il campionato al quinto posto, con Tardelli che ha preso il posto di Lippi alla seconda giornata.
- 16 novembre 2001. Moratti nomina Facchetti vVicepresidente dell’Inter, alla vigilia di Roma-Inter (0-0), la partita che 40 anni prima ne aveva segnato l’esordio in serie A.
- 12 dicembre 2001. Muore a Milano l’interista più amato dai tifosi, Peppino Prisco: “Se stringo la mano a un milanista poi me la lavo, se la stringo a uno juventino poi me le conto”.
- 5 maggio 2002. Lazio-Inter 4-2. In un clima di sospetti, l’Inter viene superata all’ultima giornata da Juve e Roma. Chiude a 69 punti, due in meno dei bianconeri, uno in meno della Roma. Va ai preliminari di Champions League.
- 13 maggio 2003. Inter eliminata nel doppio derby di semifinale di Champions League: 0-0- all’andata e 1-1 al ritorno.
- 25 maggio 2003. Inter-Perugia 2-2. I nerazzurri chiudono il campionato al 2° posto, dietro alla Juve e davanti al Milan.
- 29 novembre 2003. Dopo dieci anni, l’Inter batte la Juventus in campionato a Torino: 3-1, con doppietta di Cruz e gol di Martins. Batterà la Juve anche al ritorno a San Siro: 3-2.
- 19 gennaio 2004. Dopo la sconfitta contro l’Empoli a San Siro (0-1), Moratti decide di lasciare la presidenza dell’Inter e indica al consiglio Facchetti come suo successore, pur restando azionista di maggioranza della società.
- 30 gennaio 2004. Giacinto Facchetti diventa il 19° presidente della storia interista, su indicazione del Consiglio di Amministrazione. Prima partita da presidente: Inter-Siena 4-0.
- 12 febbraio 2004. Inter-Juve 2-2 (4-5 ai rigori). Inter eliminata nella semifinale di Coppa Italia. Facchetti a fine gara, a proposito dell’arbitraggio: “Io non ho la pazienza del dottor Moratti …”
- 21 febbraio 2004. Amaro il primo derby da presidente. L’Inter in vantaggio 2-0 all’intervallo, si fa raggiungere e superare dal Milan a 5’ dalla fine (gol di Seedorf): 3-2.
- 31 marzo 2004. Giacinto diventa nonno per la prima volta. Nasce Mattia.
- 16 maggio 2004. Empoli-Inter 2-3. L’Inter chiude il campionato al quarto posto, qualificandosi per il preliminare di Champions League.
- 20 maggio 2004. La FIFA compie cento anni e inserisce il nome di Giacinto Facchetti nella lista dei 125 più grandi giocatori viventi.
- 8 luglio 2004. Ad Appiano Gentile, Facchetti dà il benvenuto al nuovo allenatore dell’Inter, Roberto Mancini.
- 24 dicembre 2004. Giacinto al Corriere della Sera: “E’ venuto il momento di pensare a un calcio più pulito, in cui la moralità torni a essere alla base di tutto nel rispetto di regole e leggi. Uno sport che non sa rispettare le regole che si è dato offre una brutta immagine di sé, soprattutto a quei giovani che ci osservano, ci seguono e vorrebbero guardare a chi si muove in questo mondo, come un esempio da seguire”
- 2005. Nell’Antimeridiano, che raccoglie tutti i racconti di Luciano Bianciardi, viene inserito anche Il prete lungo”, scritto nel 1971, nel quale si parla a lungo di Facchetti: “A me piace il suo sguardo casto e glielo invidio. Mi piace il suo nome floreale”.
- 12 aprile 2005. Inter-Milan, ritorno dei quarti di Champions League, viene interrotta al 73’ per lancio di oggetti in campo da parte dei tifosi interisti. Vittoria del Milan per 3-0, Inter punita con quattro partite a porte chiuse. Facchetti boccia l’idea di presentare ricorso: ”Abbiamo sbagliato, è giusto pagare”.
- 31 maggio 2005. L’Inter chiude il campionato al terzo posto, dietro a Juve e Milan, qualificandosi per il preliminare di Champions League.
- 15 giugno 2005. Primo trofeo conquistato da Facchetti come presidente: 1-0 alla Roma nella finale di ritorno (2-0 all’andata all’Olimpico) e Coppa Italia.
- 20 agosto 2005. L’Inter vince a Torino la Supercoppa italiana: battuta la Juve 1-0 ai supplementari, con gol di Veron sotto la pioggia.
- 16 gennaio 2006. Dopo Inter-Cagliari 3-2, Stankovic viene squalificato con la prova TV per una manata. Facchetti: “La manata c’è stata e non faremo ricorso, la prova TV viene usata soltanto con i giocatori dell’Inter”.
- 4 aprile 2006. Villarreal-Inter 1-0, ritorno dei quarti di Champions League. Inter eliminata, i tifosi contestano la squadra.
- 2 maggio 2006. Viene alla luce una serie di intercettazioni telefoniche che daranno il via a Calciopoli, inchiesta guidata dai PM Narducci e Beatrice relativa agli illeciti consumati nella stagione 2004-2005.
- 11 maggio 2006. Inter-Roma 3-1 (all’andata 1-1), finale di ritorno di Coppa Italia e seconda vittoria consecutiva del trofeo. Festa finale; è l’ultima apparizione pubblica di Facchetti. Tre giorni dopo l’Inter chiuderà il campionato al terzo posto, dietro Juve e Milan.
- 16 maggio 2006. Conclusi gli esami clinici, il verdetto dei medici è durissimo: inizia la partita più difficile! La notizia della sua malattia non verrà mai resa pubblica dai media.
- 25 luglio 2006. La Corte federale, nella sentenza d’appello, stabilisce per la Juve la revoca dello scudetto 2004-2005 (non assegnato) e la non assegnazione ai bianconeri del titolo 2005-2006, con retrocessione della squadra all’ultimo posto in classifica; il Milan da secondo diventa quarto, per i 30 punti di penalizzazione inflitti nel campionato 2005. Cinque anni di squalifica con proposta di radiazione per Giraudo, A.D. della Juve e Moggi, D.G. bianconero.
- 26 luglio 2006. Lo scudetto 2005-2006 viene assegnato all’Inter, dopo il via libera della commissione dei tre saggi. E’ il 14° scudetto della storia nerazzurra. Facchetti: “Essere nerazzurri è un traguardo, un segno di eccellenza. Vi chiedo di urlare Forza Inter con passione, senza rabbia!”
- 26 agosto 2006. Inter-Roma 4-3, i nerazzurri conquistano ai supplementari la Supercoppa italiana, la seconda consecutiva, in rimonta da 0-3. E’ l’ultimo trofeo di Facchetti presidente.
- 27 agosto 2006. Marco Materazzi porta in ospedale a Facchetti la coppa vinta la sera prima.
- 4 settembre 2006. Alle 13.50 Giacinto Facchetti muore all’Istituto dei tumori di Milano. Anche il Presidente della Repubblica, Napolitano, invia un messaggio, per ricordare “l’attaccamento ai valori di lealtà e agonismo, che hanno fatto di lui un grande calciatore e un grande dirigente”. Dolore in tutto il mondo dello sport. Lettera aperta di Massimo Moratti: “Dolce, intelligente, coraggioso, riservato, lontano da ogni reazione volgare. Grazie di aver onorato l’Inter e con lei tutti noi”.
- 6 settembre 2006. In 15.000 partecipano in Sant’Ambrogio a Milano al funerale, celebrato dal vescovo di Lodi, Giuseppe Merisi, già compagno di squadra nella Trevigliese di Facchetti. Alle 21, allo Stade de France, prima di Francia-Italia, tutti in piedi durante il minuto di silenzio. Poi un grande applauso per “le seigneur de l’Inter” (L’Equipe).
- 7 settembre 2006. Il direttore della Gazzetta dello Sport, Candido Cannavò, annuncia l’istituzione del premio Giacinto Facchetti, il bello del calcio. Il presidente della Lega, Matarrese, e il Consiglio decidono di intitolare a Facchetti il campionato “Primavera”.
- 8 settembre 2006. L’Inter, per volontà del presidente Moratti, ritira la maglia n° 3, caso unico nella storia del club.
- 10 settembre 2006. Fiorentina-Inter 2-3. Prima partita di campionato. Nel ricordo di Facchetti, Zanetti gioca con una fascia di capitano speciale: “Tu sei tutto quello che un uomo dovrebbe essere”
- 28 ottobre 2006. La curva Nord ricorda Facchetti con una suggestiva coreografia nella notte del derby che l’Inter vince 4-3.
- 2 novembre 2006. Il nome di Facchetti viene iscritto al Famedio di Milano fra i cittadini benemeriti e illustri del capoluogo lombardo.
- 6 novembre 2006. Moratti torna presidente: “Cipe per sempre nel nostro cuore”.
- 15 novembre 2006. A Bergamo si gioca l’amichevole Italia-Turchia, nel nome e nel ricordo di Facchetti, che contro la Turchia aveva debuttato in azzurro nel 1963.
- 4 dicembre 2006. Inter in fuga in campionato e prima edizione del Premio Facchetti – Il bello del calcio a Julio Gonzalez. Moratti: “C’è lo spirito di Facchetti nel nostro primato; la squadra ha acquisito le sue caratteristiche migliori: carattere, calma, equilibrio e pazienza”.
- 19 dicembre 2006. A Zurigo viene consegnato un premio speciale della FIFA in memoria di Facchetti, “grande calciatore e uomo straordinario”.
- 14 marzo 2007. A Monte San Vito, in provincia di Ancona, gli viene intitolata la prima via. Altre ne nasceranno in tutta Italia, strade, piazze e impianti sportivi.
- 22 aprile 2007. Siena-Inter 1-2. Inter campione d’Italia con cinque giornate di anticipo. Cambiasso festeggia indossando la maglia n° 3 con il nome di Facchetti.
- 19 maggio 2007. Anche il campionato Primavera TIM “Trofeo Giacinto Facchetti” viene vinto dall’Inter.
- 4 settembre 2007. Nel primo anniversario della sua scomparsa viene proiettato al Festival del Cinema di Venezia Il Capitano, documentario realizzato da Alberto D’Onofrio.
- 25 settembre 2007. Massimo Moratti decide di intitolare a Facchetti il Centro di allenamento di tutte le squadre giovanili, alla periferia nord di Milano.
- 8 marzo 2008. A San Siro si celebra il Centenario dell’Inter. Ovazione e commozione anche nel ricordo di Giacinto: “Cento anni di sfide, di vittorie, di orgoglio, di tantissimo orgoglio. Questa è la notte delle memoria e del futuro. Del filo che unisce i campioni di ieri, di oggi e di domani. E’ la notte di tutti gli interisti, piccoli e grandi, vicini e lontani. Per cento di questi giorni, per cento di queste emozioni. Per sempre, solo Inter. Con i colori del cielo e della notte, infinito amore. Eterna squadra mia”.
- 17 novembre 2008. Nasce la Fondazione Giacinto Facchetti per lo studio e la cura dei tumori onlus.
- 22 maggio 2010. Quarantacinque anni dopo la vittoria sul Benfica, l’Inter con José Mourinho in panchina rivince la Coppa dei Campioni: 2-0 al Bayern in finale a Madrid (doppietta di Milito), dopo aver vinto Coppa Italia (5 maggio) e Scudetto (16 maggio). Durante la cronaca della partita, Massimo Marianella giornalista Sky, ricorda Giacinto Facchetti pochi istanti prima del gol di Milito che sblocca il risultato.
- 1 dicembre 2010. All’Open Day della FIFA, che precede il Mondiale per club, Moratti ricorda con emozione Facchetti e Prisco. Il 19 dicembre l’Inter vince la Coppa Intercontinentale.
- 28 aprile 2011. E’ nella formazione dei più votati nel Top Team Panini 50, l’album dei calciatori Panini che celebra la su cinquantesima edizione.
- 15 giugno 2011. La Commissione Disciplinare della FIGC accoglie le proposte di radiazione nei confronti di Giraudo, Moggi e dell’ex vicepresidente federale, Mazzini.
- 1 luglio 2011. In base a una serie di intercettazioni prodotte della difesa di Moggi al processo penale di Napoli su Calciopoli e giudicate irrilevanti durante il processo sportivo del 2006, il procuratore Palazzi, nonostante la sopravvenuta prescrizione e l’impossibilità per Facchetti di difendersi, trasmette una relazione nella quale vengono contestate alcune violazioni a diversi tesserati, fra i quali lo stesso Facchetti, deceduto da ben cinque anni. Un aborto giuridico senza precedenti, definito da alcuni deputati “un rito barbaro”.
- 26 agosto 2011. Il gruppo musicale degli Stadio pubblica il singolo Gaetano e Giacinto dedicato a Facchetti e a Gaetano Scirea.
- 9 settembre 2015. La Cassazione rende note le motivazioni della sentenza del 24 marzo, con la quale si era chiusa Calciopoli. Si parla di “un sistema illecito di condizionamento delle gare del campionato 2004-2005 e non solo di esse. Moggi esercitava uno strapotere che si concretizzava in una irruente forza di penetrazione anche in ambito federale”.
- 22 febbraio 2016. Giacinto Facchetti entra a far parte della Hall of Fame del calcio italiano, insieme con Helenio Herrera.
- 5 marzo 2016. La redazione de L’Equipe mette Giacinto Facchetti nella Top 100 dei migliori calciatori che abbiano disputato la Coppa dei Campioni.