“Il Campione Gentiluomo”. L’omaggio di Sportweek a Giacinto Facchetti, che il 18 luglio avrebbe compiuto 80 anni

“Il Campione Gentiluomo”. L’omaggio di Sportweek a Giacinto Facchetti, che il 18 luglio avrebbe compiuto 80 anni

Il ricordo di Giacinto Facchetti firmato da Mimmo Cugini, giornalista della Gazzetta dello Sport e commentatore di Sportitalia
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“Il Campione Gentiluomo”. L’omaggio di Sportweek a Giacinto Facchetti, che il 18 luglio avrebbe compiuto 80 anni. Lunedì 18 luglio 2022 Giacinto Facchetti avrebbe compiuto 80 anni. La ricorrenza non è passata inosservata. Sportweek, settimanale della Gazzetta dello Sport, dedica all’indimenticabile Giacinto “Il Campione Gentiluomo”, un toccante ricordo di quattro bellissime pagine firmate da Mimmo Cugini, giornalista della Gazzetta e commentatore di Sportitalia. “Giacinto è stato un esempio e non un simbolo”, scrive Cugini. “I simboli dividono. Dagli esempi possono nascere invece solo modelli positivi”. C’è, nelle parole del giornalista, l’intera essenza dell’uomo Giacinto Facchetti, campione gentiluomo che, come pochi altri uomini di sport, ha saputo col suo esempio ispirare modelli di sportività e di specchiata moralità. Qua di seguito la scansione dell’intero articolo. Ma prima ancora, in esclusiva, una breve intervista che Mimmo Cugini ha gentilmente rilasciato in esclusiva per giacintofacchetti.org.

Mimmo, nel tuo pezzo definisci Giacinto “un leader cui affidare sogni e speranze”. Cosa gli ha permesso, secondo te, di divenire tale sia per il popolo nerazzurro che per i tifosi della Nazionale?

La classe con cui si muoveva in campo, l’educazione in tutti i suoi gesti, quel senso di grandezza calcistica che emergeva da ogni sua giocata. Rendeva facile tutto, lo fanno solo i leader. E a loro noi tutti ci appoggiamo per raggiungere obiettivi e sogni.


Mimmo Cugini – Giornalista della Gazzetta dello Sport e commentatore Sportitalia

“Nel calcio moderno c’è un prima e un dopo Facchetti”, scrivi. Trascorsi quasi sessant’anni dal momento in cui Herrera lo trasforma in terzino volante, c’è qualcuno che, in campo, ti ricorda -o ti ha ricordato- la sua figura?

Maldini il suo erede naturale, anche se il calcio è cambiato. Paolo come Giacinto: una sola maglia, due soli colori e fedeltà assoluta. Valori sportivi e umani molto simili, classe infinita in mezzo al campo, e fuori sempre le parole giuste. Mai fuori dalle righe.

Di seguito la scansione dell’articolo, che è disponibile anche online, sul sito della Gazzetta dello Sport, a questo indirizzo.